Gennaio 2023 si avvicina, e ancora il governo non ha emanato alcun provvedimento sulle pensioni: sul tavolo c’è l’ipotesi di Quota 103.
Tra i provvedimenti in scadenza nel 2022 c’è quello sulle pensioni, argomento ampiamente discusso anche in sede di campagna elettorale per le scorse elezioni politiche del 25 settembre. Le ipotesi sul tavolo sono diverse, e ancora non è arrivato un comunicato ufficiale che annuncia quale decreto diventerà effettivo a partire dal 1° gennaio 2023.
La legge Fornero
Qualcosa si saprà durante le prossime settimane. Il governo lavora sul fronte pensioni per evitare il ritorno alla legge Fornero. Secondo quanto previsto dalla Legge Fornero, i lavoratori possono andare in pensione una volta raggiunti i 67 anni di età, a patto di aver maturato 20 anni di contributi. Anche soddisfano entrambi i requisiti, non tutti i lavoratori possono usufruire della pensione alle condizioni della Legge Fornero.
Tra le conferme, arriva quella per Ape Sociale e Opzione donna. Manca poco alla fine del 2022, ed il problema pensioni diventa sempre più bollente. Ancora non c’è nessuna ufficialità: qualcosa si saprà soltanto durante le prossime settimane.
Tra le ipotesi dell’ultimo minuto (ricordiamo che manca poco più di un mese alla fine del 2022) una “nuova” Quota. Si tratta di Quota 103, e prevede un ben preciso limite anagrafico d’età per poter usufruire della pensione.
Fino al 31 dicembre ci sarà invece la proroga di Opzione Donna e Ape Sociale. Con questi provvedimenti, il governo vuole garantire flessibilità pensionistica pensati per le donne con carriere discontinue (Opzione donna) e per i lavori usuranti (Ape Sociale).
La preoccupazione è che la pensione di vecchiaia possa aumentare progressivamente se aumenta la speranza di vita. Il provvedimento Opzione uomo segue le orme di Opzione donna, esistente ormai da diversi anni. Secondo quanto stabilito dal provvedimento, i lavoratori possono andare in pensione a 58 o a 59 anni.